Google: da Talking City a Talking World

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Google non è solo un motore di ricerca, ma è anche una finestra virtuale sul mondo, reale, che riesce a trasformare il concetto di talking city in quello che, in questo caso, abbiamo definito come “talking world”.
La grande G è infatti riuscita, attraverso software come Google Earth, Google Maps e Google Street View, a spostare l’attenzione dalla sola città al mondo intero, fornendocene una visione globale.
Ora possiamo muoverci senza spostarsi, viaggiare senza tempo e vedere senza esserci: una sorta di viaggio virtuale in tempo reale in cui attraverso immagini reali, fotografie scattate dai satelliti, possiamo “visitare” territori lontani e mai esplorati, ma anche essere incuriositi dalla nostra città, quartiere o abitazione in una diversa prospettiva.
Non si tratta di semplici fotografie, non è solo un’immagine, ma è la possibilità, attraverso l’immagine, di vedere, sentire, condividere e comunicare paesaggi vicini o lontani, luoghi conosciuti o sconosciuti, territori vissuti in racconti di altri: sono immagini che congelano istanti di vita che la terra può offrire e che gli utenti possono condividere.

Google Earth permette di sorvolare tutta la terra, ricavarne mappe, osservare terreni, edifici in 3D ma anche di andare oltre alla visione terrestre per esplorare le galassie celesti: andare alla scoperta di infiniti luoghi geografici, salvare le località visitate e soprattutto condividerle con altri utenti.

 

 

Interessante, per quanto riguarda l’Italia, oltre alla visualizzazione del presente, è la possibilità di fare un salto nel passato e visitare la città di Roma così com’era nel 320 d.C. attraverso un canale dedicato di YouTube chiamato Romaantica .

Una via di scoperta e conoscenza infinita e, sebbene il nostro pc non riesca a restituirci la realtà e la totalità delle emozioni che un luogo vissuto può donare, è facilmente intuibile come questo strumento possa considerare un cambiamento. Ogni luogo in questo modo diventa alla portata di tutti e soprattutto può diventare un momento di condivisione e discussione, infatti, attraverso l’uso di plug-in, si può condividere l’esperienza tra due contatti per andare dalla semplice visione da spettatore verso una partecipazione attiva nella comunicazione tra persone e luoghi.

 

 

Googlr Earth offre quindi un servizio completo e multimediale. Attraverso foto, mappe storiche, strumenti umanitari, integrazione di suoni e video è in grado di riproporre quelle sensazioni reali legate al luogo che si sta visitando virtualmente e la prospettiva diretta di chi ci abita o di chi lo ha visitato in precedenza crea visioni in grado di comunicare un territorio nel modo modo più realistico possibile riproponendo immagini, suoni e voci che suscitano odori, emozioni e sensazioni.
Google Maps, prima Google Local, crea invece mappe geografiche implementate da informazioni riguardanti i servizi offerti in particolari luoghi, tra cui ristoranti, monumenti, negozi, percorsi stradali oltre alla visualizzare di foto satellitari di molte zone con diversi gradi di dettaglio (per le zone che sono state coperte dal servizio si riescono a distinguere in molti casi le case, i giardini, le strade e così via).
Occorre ricordare che in entrambi i “mondi” le foto fornite sono statiche e non in tempo reale, buona parte sono riferite alla fine degli anni novanta. La ricerca di attività commerciali sulle stesse mappe è attiva sul territorio statunitense ed è in via d’estensione ad altre aree.
Il livello più interattivo di questo “virtual tour” è rappresentato dal terzo strumento chiamato Google Street View.

 

 

Ora diventato un servizio fornito sia da Google Earth sia da Google Maps, Google Street View è riuscito a cambiare il modo di interazione tra gli utenti e le cartine on line. Con la visualizzazione di immagini panoramiche e tour a 360°, l’ utente può interagire con vere e proprie città, facendo diventare l’esperienza sempre più “reale”. Naturalmente la diffusione di immagini che contengono istanti di vita ha creato molta attenzione sul lato della privacy e controversie dal punto di vista legale, ma non dobbiamo dimenticare che sono state anche il tramite attraverso le quali si sono documentate interessanti trasformazioni urbane nel corso del tempo.

Insomma, il globo della grande G somiglia sempre di più a una gigantesca banca dati realistica, aggiornata e completa su tutto quello che riguarda la terra, dalle informazioni geografiche a quelle politiche fino a quelle più amene.
Buon viaggio!

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