Google non è solo un motore di ricerca, ma è anche una finestra virtuale sul mondo, reale, che riesce a trasformare il concetto di talking city in quello che, in questo caso, abbiamo definito come “talking world”.
La grande G è infatti riuscita, attraverso software come Google Earth, Google Maps e Google Street View, a spostare l’attenzione dalla sola città al mondo intero, fornendocene una visione globale.
Ora possiamo muoverci senza spostarsi, viaggiare senza tempo e vedere senza esserci: una sorta di viaggio virtuale in tempo reale in cui attraverso immagini reali, fotografie scattate dai satelliti, possiamo “visitare” territori lontani e mai esplorati, ma anche essere incuriositi dalla nostra città, quartiere o abitazione in una diversa prospettiva.
Non si tratta di semplici fotografie, non è solo un’immagine, ma è la possibilità, attraverso l’immagine, di vedere, sentire, condividere e comunicare paesaggi vicini o lontani, luoghi conosciuti o sconosciuti, territori vissuti in racconti di altri: sono immagini che congelano istanti di vita che la terra può offrire e che gli utenti possono condividere.